Il campionato di A anche quest’anno ha regalato grandi emozioni a tutti gli appassionati.
I pronostici della vigilia sono stati nel complesso ampiamente rispettati.
Le squadre, una per una.
(fl) CALLIANETTO: conquistati 64 punti sui 66 disponibili, dato che si commenta da solo. La squadra di Stefania Mogliotti conferma anche quest’ anno di essere la più forte in assoluto, mostrando un ruolino di marcia invidiabile. A questo va aggiunto il trionfo in Coppa Europa contro il Cremolino. La squadra si presenta alla Coppa Italia e ai play-off come la grande favorita, completa in tutti i reparti, priva di punti deboli, almeno apparenti. Devastante la sua forza e una spanna più su delle avversarie.
MEZZOLOMBARDO: è la sola squadra capace di tenere il passo della capolista; senza il Callianetto staremmo parlando di una squadra da primato, ma anche il team di Tommasi non riesce a competere con quello astigiano: nei due scontri diretti con questo arrivano infatti due sconfitte nette; per il resto una caduta a Solferino, facendo undici giochi, ci può stare; nella penultima giornata concede un pò troppo al Castellaro, ma a Carpeneto fa vedere un ottimo gioco di squadra e un Stefano Ioris superlativo. Sembra questa oggi l’unica formazione che può dare fastidio al Callianetto. Ottimo il campionato disputato.
SOLFERINO: chiude al terzo posto. Ha la sfortuna di avere davanti due formazioni che hanno altro ritmo, ma la mancanza di continuità continua ad essere un difetto del team mantovano. Squadra composta da ottimi giocatori, che comunque può fare di più. Ha la soddisfazione di togliersi l’etichetta di debole contro le grandi, prendendo due punti nella gara interna contro il Mezzolombardo.
CREMOLINO: rispetto alla scorsa stagione è certamente la squadra che delude di più. Alla quinta giornata arriva la prima sconfitta, ma più che di sconfitta si tratta di disfatta. Perdere a Mezzolombardo ci può stare, ma i ragazzi di Viotti sfoderano una prestazione davvero opaca senza grinta e carattere. I suoi fuoriclasse Petroselli e Della valle non giocano al top e i risultati si vedono.
All’ottava un altro ko contro il Medole, poi un rallentamento contro il Ceresara che quest’anno non ripete i campionati positivi degli ultimi due anni. Buone prestazioni in campionato contro il Callianetto, ma può fare di più. Nella lotta per il primato esce troppo presto.
MEDOLE: annata fatta di alti e bassi, ma tutto sommato comprensibile per una formazione che rispetto alla scorsa stagione si presenta molto modificata. Dopo un inizio non incoraggiante cresce e riesce a confermarsi squadra temibile. Sufficiente come rendimento, disputa un campionato in linea con le previsioni della vigilia.
SOMMACAMPAGNA: rispetto allo scorso campionato perde un giocatore di classe ed esperienza come Franco Zeni, passato al Solferino. Discorso analogo a quello fatto per il Medole, campionato in linea con le previsioni della vigilia, accedde a play-off e Coppa Italia, manifestazione in cui l’anno scorso è approdata in finale.
CAVRIANA: annata sfortunata, prima un infortunio a Luca Festi, poi a Lorenzo Gasperetti, due pedine fondamentali. Ha il merito di centrare il suo obiettivo, arrivare fra le prime otto. Per una valutazione più completa occorre valutarla in formazione completa. Con tutti i suoi effettivi può mettere in difficoltà qualsiasi avversario.
CARPENETO: campionato stentato, ma si riprende e si qualifica per la Coppa Italia e i play-off all’ultima giornata.
La stagione di Luca Baldini e compagni ha comunque un evento che fa salire le valutazioni al campionato della squadra alessandrina, la sola che riesce a piegare il Callianetto riaprendo in teoria il discorso per il primo posto. Il Callianetto dopo quello stop si trova a soli 3 punti di vantaggio sul Mezzolombardo con lo scontro diretto in trasferta. Una vittoria, quella contro i campioni d’Italia, ottenuta in condizioni davvero difficili, rimontando da 12-10 e vincendo un 40 pari che a Carpeneto verrà ricordato a lungo.
MALAVICINA: un campionato davvero difficile per una formazione neopromossa. La squadra di Pachera mette il massimo dell’impegno e resta in ottava posizione fino alla penultima giornata, poi ha dalla sua la sfortuna di un calendario per niente agevole; opposta al Callianetto fa quello che può, ma la differenza di valori in campo è fin troppo evidente. Nell’ultima di campionato da il massimo contro il Cavriana, ma non basta; a settembre giocherà i play-out, è però una squadra in forma, può ottenere la salvezza facendo affidamento sulle sue qualità di gruppo unito.
CASTELLARO: stesso discorso che per il Malavicina, trattandosi di una matricola: giocare in serie A non era per nulla facile. Il presidente Danieli porta però a Castellaro giocatori di esperienza come Andrea Marcazzan; perde molti incontri, ma offre prestazioni positive e tira fuori le unghie specie contro alcune forti formazioni, come Medole e Sommacampagna, ma anche le ultime due gare di campionato, contro Mezzolombardo e Solferino, ne sono un esempio. Squadra ferita, che ai play-out venderà cara la pelle, avendo tutte le qualità per restare nella massima serie.
CERESARA: diversi infortuni, prima ad Angelo Beltrami, poi a Graziano Perottoni, però anche prestazioni davvero opache. Una su tutte a Segno contro il Mezzolombardo, quando perde a zero, una sconfitta sconfortante, di squadra che non riesce ad esprimere il proprio gioco. Negli ultimi due campionati la formazione lombarda aveva saputo fare molto meglio. Da giocatori di esperienza come Luca Corradini e Angelo Beltrami è lecito attendersi ben altro, anche perché nei play-out sbagliare potrebbe costare davvero caro. Squadra che deve fare molto di più, in particolare dopo un campionato molto deludente. La sua debolezza ha consentito al Fumane di rientrare nella lotta dei play-out.
FUMANE: formazione condannata dai numeri, un solo punto conquistato in 22 giornate di campionato è un dato che si commenta praticamente da solo. Se la musica non cambia, ai play-out servirà davvero un miracolo alla formazione del presidente Busselli.