MEZZOLOMBARDO-CALLIANETTO, I TRENTINI CADONO CON ONORE.
RISULTATI.
27 giugno - Serie A - 25 minuti dopo la mezzanotte la sentenza dal big-match della giornata, almeno per la regular season, 4-13 per il Callianetto che espugna sotto le stelle della magica notte trentina il campo di Mezzolombardo, alla prima capitolazione della stagione; la classifica ora parla chiaro e fino al calar del sipario di domenica 25 luglio è ragionevole (?) pensare che possa non essere quella definitiva almeno per la consistenza del distacco, che nei primi due posti potrebbe (chissà?) subire assestamenti in considerazione del duro calendario che attende soprattutto i campioni d’Italia; restano quindi in ballo i sei i punti di distacco di oggi tra il sidereo (come non usare quest’aggettivo dopo la vittoria maturata, conquistata sotto il cielo stellato?) Callianetto ed il fiero, coriaceo Mezzolombardo, vissuto e temprato in terra dolomitica; tre gli impegni dei campioni d’Italia fino a quel giorno, non da ridere perchè si chiamano Solferino (avete sentito i propositi si Mario Spazzini, che almeno a parole, alla luce del ritrovato slancio della sua squadra, si dichiara quasi invincibile?), Malavicina (che con un buon potenziale è in lotta per l’ottava poltrona) e Cremolino (con cui l’incontro sarà molto più d’un derby), primo e terzo sul terreno amico; tre quelli dei trentini, Cavriana (la squadra, anche se pur sempre valida, risente dell’assenza di Lorenzo Gasperetti), Castellaro (indefinibile, anche se capace di eroismi) e Carpeneto (il solo anti-Callianetto, almeno finora, della stagione, quindi per assunto da temere), con unico casalingo quello con i castellaresi. Non c’è che dire, ma c’è propro da scrivere un romanzo.
Alle 21,36 il fischio d’inizio che blocca per un istante il battito del cuore del pubblico di appassionati, venuto dal Piemonte fino da ogni angolo del Trentino; scatta subito il Callianetto, concentratissimo al pari della squadra avversaria. Si succedono i 15 ed il primo gioco, combattuto e beneaugurale per i piemontesi, è dei campioni d’Italia. Il punteggio finale può far pensare ad una marcia trionfale, ma non è così, ogni gioco è conquistato con tanto sudore e lo dicono chiaro i dieci 40 pari dieci (2 solo al Mezzolombardo) che hanno segnato i diciassette giochi disputati. Scatto quindi d’avvio del Callianetto, che replica al secondo gioco, cedendo all’avversario la conclusione del primo trampolino; poi una catena di 40 pari in situazioni-chiave, al quarto, al quinto, al settimo, al nono, dall’undicesimo al quindicesimo gioco, quando il Callianetto, che se n’è aggiudicati ben otto, fa segnare il punteggio di 4-11; poi lo scoramento ed è bianca per il Mezzolombardo al sedicesimo ed infine un simbolico 15 sul conclusivo. La partita è tutta qui, in questi numeri, che racchiudono passione, forza, volontà, capacità, tante storie e solo alla fine – forse – rassegnazione.
Il campionato però non finisce qui, questo è solo un picco per prepararsi al poi, dal 5 settembre con i play-off, quando in campo ce ne saranno altre sei di aspiranti-regine, alcune di queste con esercito e generali in grado di combattere qualsiasi battaglia. Registreremo.
Un altro centro per il Sommacampagna, che dopo le belle vittorie sul Solferino nella scorsa giornata e quella di oggi sul Malavicina è ora carica e sempre motivata e il presidente Silvano Albertini non nasconde il suo ottimismo ed anche gli obiettivi “la squadra va davvero benissimo – dice – e sono molto contento, contentissimo, in queste condizioni non nascondo che possiamo puntare al terzo posto e poi al momento giusto si vedrà se saremo capaci di dire la nostra. Per quanto riguarda l’incontro di ieri siamo partiti con la sensazione delle difficoltà che erano ancora vive alla vigilia, trattandosi di un incontro difficile non solo per il valore degli avversari ma anche perchè era quasi un derby, con una forte influenza del campanile, essendo Malavicina e Sommacampagna, pur se in Regioni e Province diverse, a poca distanza l’uno dall’altro. La partita – continua – è stata bellissima e direi sostanzialmente giocata alla pari fino a 10, quando siamo stati in grado di far prevalere la nostra superiorità tecnica. Non voglio parlare di migliori o peggiori, per me è il Sommacampagna che ha giocato bene, tutto, al meglio”.
“La partita è stata bellissima – riconosce Giuliano Morari, presidente della squadrta mantovana – anche se ha lasciato in bocca l’amaro della sconfitta, i tre punti o comunque qualcosa che non si è riusciti a prendere malgrado fosse li ad un soffio, a portata di mano, a dire che a 10 siamo arrivati prima noi; ci sono stati ben dieci quaranta pari e questo è anche un valore indicativo sulle possibilità di acquisire o meno un punteggio; fatto sta, però, che dal dieci pari abbiamo commesso qualche errore mentt loro no, sono stati bravi, specialmente sul fondo con Teli e Albertini e non abbiamo pagato; forse troppo, ma questo è un altro discorso”.
Si tira su il morale il Solferino strapazzando il modesto Ceresara dopo lo schiaffo del Sommacampagna, doppiamente bruciante perché ricevuto sul terreno amico “una figuraccia la nostra – commenta con amarezza Giancarlo Zoetti, presidente del Ceresara – che ripete la tristissima esperienza della settimana scorsa a Mezzolombardo, qui però – dice con bruciante ironia – almeno un gioco lo abbiamo raccolto, quello della bandiera, forse un po’ ammainata. Figuraccia a parte anche la fortuna ha aggiunto qualcosa con l’infortunio di Graziano (Perottoni, punto di forza della squadra, ndr); certo il Solferino è sempre il Solferino, ma anche di fronte ai forti bisogna lottare, vendere cara la pelle e qui questo non c’è stato, stiamo annaspando; non so che dire, è una situazione che vivo per la prima volta e che fa male; vediamo – aggiunge – mancano ancora tre partite per tentare un riscatto”.
Gongola invece Mario Spazzini, che vede in ripresa la sua squadra dopo “l’infortunio di domenica, che è stato solo un episodio, se guardiamo bene il Solferino è in salita. Hano giocato bene tutti, dai terzini, pochissimo impegnati, ma concentrati a Franco Zeni, Stefano Tommasi che non ha commesso nemmeno un fatto, Nico Mariotto. Ora ci prepariamo per Callianetto e lì la testa ci vuole tutta, è una bella squadra, vedremo di fare almeno il bis del Carpeneto ..”.
Non registra l’en-plein per i padroni di casa la sfida Carpeneto-Castellaro, che vede gli alessandrini costretti a dividere la posta con la bella formazione mantovana “siamo partiti bene – dice il trainer Emilio Basso – e ci siamo portati subito a 4, qui abbiamo perso due giochi, ma subito dopo abbiamo ripreso le redini e dopo un’alternanza di situazioni siamo andati 8-5; a questo punto i castellaresi, profittando anche di una nostra flessione si sono portati a ridosso ed è stato così fino alla fine. Sono comunque contento della squadra, che c’è, che ha giocato; in fondo si tratta di una rinascita, perché fino a quindici giorni fa la situazione era ben diversa. Il Castellaro mi è piaciuto, ha saputo agire al momento opportuno ed anche la loro formazione ha girato bene”.
Cade in casa il Medole e segna tre punti il Cremolino, il cui morale trae beneficio da questa nuova vittoria “però – dice Giuliano Crotti, Presidente del Medole – proprio quando cominciavamo a credere che ce l’avremmo fatta, stavamo sul 4-1, abbiamo avuto due infortuni, prima a Monzeglio, sostituito da Bertagna, poi a Merlone; a questo punto il Cremolino ha preso coraggio ed è venuto fuori, è cresciuto, non ha quasi più commesso falli, si è aggiudicato i cinque 40 pari e la partita ha registrato per noi solo altri quattro giochi. Speriamo proprio che Monzeglio speriamo possa essere nuovamente in campo tra quindici giorni”.
Giocata sul campo di Arbizzano, Fumane-Cavriana si conclude con la vittoria della squadra mantovana “siamo partiti male – dice Oscar Tondini – ma siamo riusciti a raddrizzare presto la partita, che è stata combattuta, bella, equilibrata, con un gioco veloce fino al 6-5, punteggio da cui siamo andati via portandoci prima ad 11, dove abbiamo fatto tappa per il sesto gioco del Fumane, poi a 12 dove abbiamo registrato il settimo gioco avversario. Migliore in campo certamente Alessandro Fanzaga, che ha fatto ben otto punti su battuta, se avesse giocato così anche contro il Carpeneto, quella partita avrebbe avuto una storia ben diversa. Riguardo all’incontro di oggi debbe dire che il Fumane ha comunque giocato bene, riuscendo ad essere anche pericoloso specie nella prima parte dell’incontro”.
RISULTATI.
27 giugno - Serie A - 25 minuti dopo la mezzanotte la sentenza dal big-match della giornata, almeno per la regular season, 4-13 per il Callianetto che espugna sotto le stelle della magica notte trentina il campo di Mezzolombardo, alla prima capitolazione della stagione; la classifica ora parla chiaro e fino al calar del sipario di domenica 25 luglio è ragionevole (?) pensare che possa non essere quella definitiva almeno per la consistenza del distacco, che nei primi due posti potrebbe (chissà?) subire assestamenti in considerazione del duro calendario che attende soprattutto i campioni d’Italia; restano quindi in ballo i sei i punti di distacco di oggi tra il sidereo (come non usare quest’aggettivo dopo la vittoria maturata, conquistata sotto il cielo stellato?) Callianetto ed il fiero, coriaceo Mezzolombardo, vissuto e temprato in terra dolomitica; tre gli impegni dei campioni d’Italia fino a quel giorno, non da ridere perchè si chiamano Solferino (avete sentito i propositi si Mario Spazzini, che almeno a parole, alla luce del ritrovato slancio della sua squadra, si dichiara quasi invincibile?), Malavicina (che con un buon potenziale è in lotta per l’ottava poltrona) e Cremolino (con cui l’incontro sarà molto più d’un derby), primo e terzo sul terreno amico; tre quelli dei trentini, Cavriana (la squadra, anche se pur sempre valida, risente dell’assenza di Lorenzo Gasperetti), Castellaro (indefinibile, anche se capace di eroismi) e Carpeneto (il solo anti-Callianetto, almeno finora, della stagione, quindi per assunto da temere), con unico casalingo quello con i castellaresi. Non c’è che dire, ma c’è propro da scrivere un romanzo.
Alle 21,36 il fischio d’inizio che blocca per un istante il battito del cuore del pubblico di appassionati, venuto dal Piemonte fino da ogni angolo del Trentino; scatta subito il Callianetto, concentratissimo al pari della squadra avversaria. Si succedono i 15 ed il primo gioco, combattuto e beneaugurale per i piemontesi, è dei campioni d’Italia. Il punteggio finale può far pensare ad una marcia trionfale, ma non è così, ogni gioco è conquistato con tanto sudore e lo dicono chiaro i dieci 40 pari dieci (2 solo al Mezzolombardo) che hanno segnato i diciassette giochi disputati. Scatto quindi d’avvio del Callianetto, che replica al secondo gioco, cedendo all’avversario la conclusione del primo trampolino; poi una catena di 40 pari in situazioni-chiave, al quarto, al quinto, al settimo, al nono, dall’undicesimo al quindicesimo gioco, quando il Callianetto, che se n’è aggiudicati ben otto, fa segnare il punteggio di 4-11; poi lo scoramento ed è bianca per il Mezzolombardo al sedicesimo ed infine un simbolico 15 sul conclusivo. La partita è tutta qui, in questi numeri, che racchiudono passione, forza, volontà, capacità, tante storie e solo alla fine – forse – rassegnazione.
Il campionato però non finisce qui, questo è solo un picco per prepararsi al poi, dal 5 settembre con i play-off, quando in campo ce ne saranno altre sei di aspiranti-regine, alcune di queste con esercito e generali in grado di combattere qualsiasi battaglia. Registreremo.
Un altro centro per il Sommacampagna, che dopo le belle vittorie sul Solferino nella scorsa giornata e quella di oggi sul Malavicina è ora carica e sempre motivata e il presidente Silvano Albertini non nasconde il suo ottimismo ed anche gli obiettivi “la squadra va davvero benissimo – dice – e sono molto contento, contentissimo, in queste condizioni non nascondo che possiamo puntare al terzo posto e poi al momento giusto si vedrà se saremo capaci di dire la nostra. Per quanto riguarda l’incontro di ieri siamo partiti con la sensazione delle difficoltà che erano ancora vive alla vigilia, trattandosi di un incontro difficile non solo per il valore degli avversari ma anche perchè era quasi un derby, con una forte influenza del campanile, essendo Malavicina e Sommacampagna, pur se in Regioni e Province diverse, a poca distanza l’uno dall’altro. La partita – continua – è stata bellissima e direi sostanzialmente giocata alla pari fino a 10, quando siamo stati in grado di far prevalere la nostra superiorità tecnica. Non voglio parlare di migliori o peggiori, per me è il Sommacampagna che ha giocato bene, tutto, al meglio”.
“La partita è stata bellissima – riconosce Giuliano Morari, presidente della squadrta mantovana – anche se ha lasciato in bocca l’amaro della sconfitta, i tre punti o comunque qualcosa che non si è riusciti a prendere malgrado fosse li ad un soffio, a portata di mano, a dire che a 10 siamo arrivati prima noi; ci sono stati ben dieci quaranta pari e questo è anche un valore indicativo sulle possibilità di acquisire o meno un punteggio; fatto sta, però, che dal dieci pari abbiamo commesso qualche errore mentt loro no, sono stati bravi, specialmente sul fondo con Teli e Albertini e non abbiamo pagato; forse troppo, ma questo è un altro discorso”.
Si tira su il morale il Solferino strapazzando il modesto Ceresara dopo lo schiaffo del Sommacampagna, doppiamente bruciante perché ricevuto sul terreno amico “una figuraccia la nostra – commenta con amarezza Giancarlo Zoetti, presidente del Ceresara – che ripete la tristissima esperienza della settimana scorsa a Mezzolombardo, qui però – dice con bruciante ironia – almeno un gioco lo abbiamo raccolto, quello della bandiera, forse un po’ ammainata. Figuraccia a parte anche la fortuna ha aggiunto qualcosa con l’infortunio di Graziano (Perottoni, punto di forza della squadra, ndr); certo il Solferino è sempre il Solferino, ma anche di fronte ai forti bisogna lottare, vendere cara la pelle e qui questo non c’è stato, stiamo annaspando; non so che dire, è una situazione che vivo per la prima volta e che fa male; vediamo – aggiunge – mancano ancora tre partite per tentare un riscatto”.
Gongola invece Mario Spazzini, che vede in ripresa la sua squadra dopo “l’infortunio di domenica, che è stato solo un episodio, se guardiamo bene il Solferino è in salita. Hano giocato bene tutti, dai terzini, pochissimo impegnati, ma concentrati a Franco Zeni, Stefano Tommasi che non ha commesso nemmeno un fatto, Nico Mariotto. Ora ci prepariamo per Callianetto e lì la testa ci vuole tutta, è una bella squadra, vedremo di fare almeno il bis del Carpeneto ..”.
Non registra l’en-plein per i padroni di casa la sfida Carpeneto-Castellaro, che vede gli alessandrini costretti a dividere la posta con la bella formazione mantovana “siamo partiti bene – dice il trainer Emilio Basso – e ci siamo portati subito a 4, qui abbiamo perso due giochi, ma subito dopo abbiamo ripreso le redini e dopo un’alternanza di situazioni siamo andati 8-5; a questo punto i castellaresi, profittando anche di una nostra flessione si sono portati a ridosso ed è stato così fino alla fine. Sono comunque contento della squadra, che c’è, che ha giocato; in fondo si tratta di una rinascita, perché fino a quindici giorni fa la situazione era ben diversa. Il Castellaro mi è piaciuto, ha saputo agire al momento opportuno ed anche la loro formazione ha girato bene”.
Cade in casa il Medole e segna tre punti il Cremolino, il cui morale trae beneficio da questa nuova vittoria “però – dice Giuliano Crotti, Presidente del Medole – proprio quando cominciavamo a credere che ce l’avremmo fatta, stavamo sul 4-1, abbiamo avuto due infortuni, prima a Monzeglio, sostituito da Bertagna, poi a Merlone; a questo punto il Cremolino ha preso coraggio ed è venuto fuori, è cresciuto, non ha quasi più commesso falli, si è aggiudicato i cinque 40 pari e la partita ha registrato per noi solo altri quattro giochi. Speriamo proprio che Monzeglio speriamo possa essere nuovamente in campo tra quindici giorni”.
Giocata sul campo di Arbizzano, Fumane-Cavriana si conclude con la vittoria della squadra mantovana “siamo partiti male – dice Oscar Tondini – ma siamo riusciti a raddrizzare presto la partita, che è stata combattuta, bella, equilibrata, con un gioco veloce fino al 6-5, punteggio da cui siamo andati via portandoci prima ad 11, dove abbiamo fatto tappa per il sesto gioco del Fumane, poi a 12 dove abbiamo registrato il settimo gioco avversario. Migliore in campo certamente Alessandro Fanzaga, che ha fatto ben otto punti su battuta, se avesse giocato così anche contro il Carpeneto, quella partita avrebbe avuto una storia ben diversa. Riguardo all’incontro di oggi debbe dire che il Fumane ha comunque giocato bene, riuscendo ad essere anche pericoloso specie nella prima parte dell’incontro”.
SERIE A, VIII di ritorno (partite giocate tutte in notturna) – Medole-Cremolino 8-13, Sommacampagna-Malavicina 13-10 (disputata venerdì), Solferino-Ceresara 13-1 (disputata venerdì), Mezzolombardo-Callianetto 4-13, Fumane-Cavriana 7-13, Carpeneto-Castellaro 12-12 tie-break 8-5.
• Recuperi settima giornata: Cremolino-Malavicina 13-7, Sommacampagna-Solferino 13-5, Mezzolombardo-Ceresara 13-0, Callianetto-Fumane 13-2, Castellaro-Medole 7-13.
classifica: Callianetto p. 55; Mezzolombardo p. 49; Solferino p. 38, Cremolino p. 35, Sommacampagna p. 34; Medole p. 31; Cavriana p. 29, Malavicina p. 20, Carpeneto p. 20; Castellaro p.18; Ceresara 12; Fumane p. 1.
Prossimo turno, sabato 10 luglio in notturna, IX di ritorno – Sommacampagna-Cremolino, Ceresara-Malavicina, Callianetto-Solferino, Cavriana-Mezzolombardo, Castellaro-Fumane, Carpeneto-Medole.