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ADDIO AD ALDO “CEROT” MARELLO, CAMPIONE DI PALLA TAMBURELLO E GRANDE MUSICISTA

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Aldo “Cerot” Marello, musicista e campione assoluto di Tamburello ci ha lasciati.

 

È stato trovato senza vita nella sua casa a Revigliasco, stroncato da un malore nella mattinata di oggi, martedì 18 marzo. Aveva 76 anni.

Campionato di assoluto livello della nostra Disciplina, un appassionato tifoso di pallapugno, ma anche apprezzato musicista nella Super Cerot band con all’attivo più di trecento concerti oltre che scrittore - un vero artista poliedrico.

Nato il 28 febbraio 1949, Marello ha dedicato la sua vita a diverse passioni, diventando un'icona sia nello sport che nella musica.

La carriera sportiva di Marello è stata costellata di successi: ha conquistato numerosi scudetti nell’open e nel muro; nell’open 4 i successi sono stati quelli conquistati con il Castell’Alfero (1970 e 1972), con il Viarigi (1974) e per ultimo, nel 1979, il titolo conquistato ad Ovada, città che lo insignì proprio lo scorso anno con la “Benemerenza Civica”; nel muro, invece, 2 i titoli assoluti ancora a Castell’Alfero del patron Sandro Vigna.

Oltre ai titoli ufficiali vanno ricordati i numerosi memorial giocati e vinti, a testimonianza di un’attività esaltante e che lo hanno giustamente inserito nel novero di quei pochi giocatori immortali della nostra disciplina.

Infatti, soprannominato il "Maradona del Tamburello" dalla Gazzetta dello Sport, è stato premiato nel dicembre 2023 dal Presidente Facchetti al Gran Galà della Palla Tamburello con l’inserimento del suo nome nella Hall of Fame della Palla Tamburello (nella foto archivio FIPT), il giusto premio per una grande carriera sportiva oltre che il riconoscimento e la celebrazione della sua straordinaria storia ed il contributo significativo alla nostra Disciplina.

Oltre allo sport, Marello era noto per la sua attività musicale. Nel 1989 ha fondato la "Cerot Band", con la quale ha superato i trecento concerti, diventando un punto di riferimento nel panorama musicale locale. La sua energia sul palco e la capacità di coinvolgere il pubblico erano ineguagliabili, rendendolo una presenza amata e rispettata.

Tra le sue grandi passioni anche la scrittura che lo ha portato a scrivere due libri autobiografici “Chiametemi Cerot” e “Gli anni in tasca”, successi editoriali anche questi.

Sempre allegro e disponibile, pronto alla battura, Aldo ha sempre continuato a dedicarsi alle sue passioni, lasciando un'eredità indelebile sia nel mondo dello sport che in quello della musica. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il nostro mondo oltre che per tutta la provincia di Asti e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzare il suo talento e la sua umanità.

Lascia le figlie Ilaria ed Erika, alle quali, la Federazione tutta a partire dal Presidente Federale, i Consiglieri federali, il Segretario Generale ed i dipendenti si stringono fortemente in questo momento di dolore e di profonda tristezza.

Al momento non sono ancora state definite le date del rosario e del funerale. Non appena ci saranno note saranno comunicate a tutti gli appassionati del ns mondo.