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CONI, IL MODELLO DELLO SPORT TRENTINO

 

Un successo decretato dai numeri

Convegno sabato 1 dicembre a Trento

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Ha riscosso grande interesse il convegno “lo Sport Trentino ed il Territorio - risultati, esperienze, progetti, prospettive del CONI Comitato Provinciale”, capace di richiamare il pubblico delle grandi occasioni nella Sala di Rappresentanza del palazzo della Regione di piazza Dante a Trento. Un modello, quello trentino, che mira all’eccellenza grazie ad un progetto che va alla ricerca di un dialogo sempre più fitto con scuola e istituzioni. Il movimento sportivo provinciale parla di 108mila tesserati atleti e 15mila tra tecnici e direttori di gara (sui 530mila abitanti), con 1253 tra società ed associazioni sportive. Numeri di tutto rispetto, ma che, come sottolineato in apertura del convegno dal presidente del CONI trentino Giorgio Torgler devono essere canalizzati verso un’alfabetizzazione motoria per quanto riguarda gli atleti e sportiva per quanto riguarda istituzioni, scuola e società.

“Non bastano le grandi strutture, non basta la “fisica” - ha aggiunto Torgler - se poi non si applica la biochimica. Anche la specializzazione precoce è pericolosa, perché non permette ai ragazzi di costruirsi il necessario bagaglio di attività motorie”. In questo senso, svolgono un importante ruolo i tre progetti attivati a livello scolastico. “Per i ragazzi di prima e seconda elementare c’è il progetto Pat-Coni - ha spiegato Andro Ferrari - con un laureato in scienze motorie che affianca l’insegnante di educazione fisica con il compito di trasmettere competenze tecniche e di programmazione. Per gli alunni di terza e quarta elementare, invece, c’è il progetto scuola-sport, con le società sportive che entrano nelle scuole e propongono 5 diverse discipline, permettendo ai ragazzi di conoscere nuove realtà e attività. Infine, per i ragazzi di quinta, ci sono due ore settimanali con l’utilizzo di docenti in possesso dei titoli di accesso per l’insegnamento di educazione fisica nella scuola secondaria di 1° e 2° grado. Una serie di iniziative già in atto ed apprezzate, introdotte dall’assessore provinciale a Sport e Istruzione Marta Dalmaso. “Nel 1996 è nato un accordo tra coni, Provincia e Consiglio delle Autonomie, per dare vita a delle azioni comuni per incrementare la pratica sportiva - ha spiegato l’assessore Dalmaso. E’ al vaglio una proposta di modifica della legge 21, che prevede l’istituzionalizzazione del Tavolo di Lavoro dello Sport, uno strumento che funziona e che potrà funzionare ancora meglio se avrà maggiori possibilità decisionali. Avremo uno strumento per costruire assieme le politiche dello sport”.

Lo sport funge da volano per la crescita del territorio e proprio l’Assessore Provinciale Tiziano Mellarini apre le porte ad un possibile percorso per portare in Trentino Alto Adige i Giochi Olimpici Invernali, identificando come primi fondamentale passi le Universiadi 2013 ed i prossimi Mondiali di Sci nordico (Val di Fiemme 2013).

Sport di base, sport di vertice. Nemmeno mancano in Trentino processi mirati alla individuazione dei talenti: “Talenti 2020” è una iniziativa che si impegna a definire un percorso in cui ciascun giovane meritevole possa esser supportato a divenire un Campione.

Hanno portato il loro contributo di esperienze e di attività per la promozione dello Sport Ivan Braido, Renato Manno e Paolo Crepaz.

Al convegno hanno partecipato dirigenti sportivi, atleti, tecnici, docenti, presidenti dei Coni regionali e addetti ai lavori.

Un intervento sulla eccellenza dello sport Trentino, con particolare riferimento al tamburello, è stato fatto dal Presidente della FIPT, Emilio Crosato.

Ha chiuso i lavori Maurizio Romano, Direttore Area Territorio e Promozione dello Sport del Coni, che ha portato i saluti e l’augurio del Presidente del Coni, Gianni Petrucci.