Archiviato il campionato con la vittoria dello scudetto, in casa Settime non manca certo l’entusiasmo. Abbiamo fatto alcune considerazioni con il dirigente della società astigiana Stefano Musso.

D. Quest’anno Per il Settime è stato un campionato difficile; quando hai avuto la certezza che si poteva vincere lo scudetto anche quest'anno?

R. In queste due stagioni ho imparato che solamente alla fine delle partite è bene iniziare a parlare di vittoria; ricordiamo ancora tutti quello che è successo nelle finali di Patone lo scorso anno quando, partiti da favoriti, dopo il primo incontro nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla nostra vittoria del titolo.

Quest'anno viste le condizioni in cui abbiamo giocato fino al triplice fischio di chiusura dell'arbitro, abbiamo preferito mantenere un profilo basso, anche se, visto l'andamento dell'incontro, sul 12 a 6 nella finale di Capriano ho pensato di iniziare i preparativi per la festa scudetto. Certo l'aver battuto il Sabbionara aveva contribuito per lo meno ad essere ottimisti!

D. Che significato dai alla partita vinta a Sabbionara? Credi che sia stata quella la svolta della vostra stagione?

R. In realtà già nella partita di andata, pur persa, avevamo avuto l'impressione di non essere cosi inferiori al Sabbionara come poteva apparire dalla lettura della classifica finale del campionato.

Penso infatti che con un pò di convinzione in più e di precisione nelle fasi centrali della partita, già a Settime avremmo potuto vincere; la partita di Sabbionara è stata comunque la classica partita perfetta, giocata esattamente come l’avevamo pianificata e come logica conclusione ne è scaturita la vittoria, credo in assoluto la più esaltante per le stesse Mogliotti, Nicole e Lucia, veterane plurititolate.

Non bisogna dimenticare però la raggiunta maturità di Tinelli e la sorpresa Negro al primo anno da titolare.

Superato l'ostacolo Sabbionara non si poteva che essere ottimisti per il proseguio della stagione e in effetti, pur faticando moltissimo, abbiamo mantenuto per un altro anno lo scudetto a Settime.

D. Come si fa a vincere senza Sally Valle, Jessica Gozzellino e con una Stefania Mogliotti non al top fisicamente? Secondo te quali sono stati i punti di forza del Settime?

R. Senza dubbio la coesione del gruppo, vincente da sempre e la tranquillità che l’ambiente ha saputo dare alle ragazze.

Aggiungo inoltre l'impegno del DT Di Mare, che con allenamenti intensi e frequenti e l’aiuto molto prezioso di alcuni dei ragazzi della Serie D di Settime che hanno dato la loro disponibilità, ha saputo imporre il raggiungimento dell’obiettivo.

Se aggiungiamo anche un pizzico di fortuna, che in ogni gran vittoria è sempre un ingrediente di grande rilievo, ecco come si spiega una delle vittorie più belle a memoria di tamburello femminile.

D Come spieghi la sconfitta in Coppa Europa e cosa ti aspetti dai prossimi impegni, in particolare quello della Coppa Italia?

R. Gran merito va alle ragazze del San Paolo D’ Argon, perfette per tutta la durata dell’ incontro e dunque meritevoli di aver alzato il Trofeo Continentale.

Possiamo recriminare solamente per tutti i 40 pari persi, bastava veramente poco per far girare l’inerzia dell’incontro, ma forse complice il gran caldo non abbiamo avuto la lucidità necessaria per chiudere determinati punti nel momento giusto.

Infine anche la battuta da fondocampo non ci ha favoriti, dato che Stefania Mogliotti sa mettere in gran difficoltà le avversarie proprio a partire dal servizio.

Dopo la stagione regolare purtroppo ci siamo trovati nostro malgrado nella posizione più sfavorevole, per cui la semifinale di Coppa Italia penso che sarà nuovamente contro il Sabbionara e sarà nuovamente una partita durissima. Di sicuro dalla nostra abbiamo il vantaggio di aver già portato a casa un titolo, per cui potremo affrontare la partita con la giusta serenità e concentrazione, mentre loro si giocano tutta la stagione in un solo incontro.

Le nostre avversarie vorranno sicuramente rifarsi per la sconfitta ai play-off, ma noi daremo il massimo e quindi sarà una gara molto combattuta fra due grandi squadre.