Quando nel 2005, venne proposta da parte del Vicepresidente federale Pierangelo Beretta  la candidatura di Giorgio alla Presidenza della Commissione Attività Giovanile, si era certi che la Federazione avrebbe avuto in Lui un ottimo dirigente.

Il Consiglio Federale, infatti,  dopo aver ascoltato il suo intervento ne apprezzò da subito i suoi modi, il suo pragmatismo, la sua voglia di stare con i Giovani e soprattutto quella di lavorare con le società.

Il tamburello è stato, aldilà della famiglia, una delle sue grandi passioni. Sempre disponibile ad ascoltare, ha contribuito in modo significativo alla riorganizzazione dei Campionati Giovanili Nazionali.

Molteplici sono state le attività che negli ultimi anni hanno subito positive trasformazioni organizzative, i cui risultati hanno contribuito a far crescere il ruolo della Commissione Attività Giovanile e  l'immagine della Federazione su tutto ilterritorio nazionale.

Ricordiamo  in modo positivo le attività dei Campus estivi, fortemente sostenuti da Giorgio.

Giorgio era schietto, diretto ed affrontava con serietà i problemi.

Recentemente aveva proposto il progetto di una scuola di formazione federale per far crescere i campioni del futuro, linfa per la vitadella Palla Tamburello.

Un anno fa Giorgio ci informò della sua malattia. Era sì preoccupato ma certo che avrebbe vinto anche questa battaglia. Nonostante la sua richiesta di passare la mano per i problemi legati alla malattia, il Consiglio Federale lo ha confermato nel suo ruolo perché potesse continuare a mantenere il contatto con i Giovani.

Ai recenti campionati Giovanili svoltisi in Trentino, è stato premiato per la sua grande disponibilità e capacità  organizzativa.

L’ultima sua presenza sui campi di gara è stata alla fine di agosto, a Mazzurega, in occasione della Supercoppa femminile di A e di B.

Alla moglie, ai figli e a tutti i famigliari le più sentitecondoglianze e un grazie per  quanto Giorgio ha fatto per il tamburello, con la certezza che non sarà mai dimenticato.

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