Federazione

Il Comitato Provinciale e le Società bresciane in festa

 


 

Ad Azzano Mella chiuso l’anno sportivo 2011


di Edo Facchetti

 

Nella serata di mercoledì 7 dicembre, presso il ristorante “La Quercia” di Azzano Mella, il movimento del tamburello bresciano si è ritrovato per riconoscere meriti a Società e Giocatori e salutare l’anno sportivo 2011.

Molti gli ospiti che hanno dato lustro all’evento: dal Presidente della Federazione Emilio Crosato,al Presidente della Commissione Tecnica Arbitrale Mosè Boglioni, dal Presidente provinciale del Coni di Brescia Prof.Ugo Ranzetti al Presidente del Comitato Regionale Enzo Cartapati ed al fresco vincitore del titolo italiano di Serie A Joan Pierron. In veste di presentatore il Presidente del Comitato bresciano Edoardo Facchetti.

Il tema dell’incontro è stato: “Coltivare i propri obiettivi” e man mano si susseguivano le premiazioni alle squadre o ai singoli giocatori, le testimonianze di chi era chiamato ad intervenire supportavano questo ideale filo conduttore. Particolarmente interessante è stata l’intervista a Franco Reccagni,gloria del tamburello bresciano, che oltre per i suoi cinque titoli vinti è stato apprezzato per la scelta fatta a suo tempo di rinunciare alle glorie sportive per rimanere fedele alla società di Corte Franca che l’aveva visto crescere.

Molto apprezzato anche l’intervento del Prof. Ranzetti che ha dato testimonianza di come il suo sogno di poter partecipare alle Olimpiadi si sia realizzato non solo come atleta ma anche come allenatore della medaglia d’oro olimpica Gabriella Dorio.Toccante il minuto dedicato a Gianluca Notarnicola, anche perché la sua prematura scomparsa è stato uno dei momenti più tragici del 2011.

Il momento conclusivo ha visto il Presidente Crosato rispondere a domande a tema: il messaggio che è trapelato dalle varie risposte ci porta a riflettere sui valori che lo sport del tamburello ha sempre evidenziato,a maggior ragione in un momento di instabilità come quello che il Paese sta attraversando e rivolgendosi ai numerosi ragazzi presenti li ha invitati a perseguire con determinazione e onestà i propri obiettivi, sia quelli sportivi ma soprattutto quelli umani.

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